associazione Nanalé

Benvenuti in Mali!

"Ma dov'è il Mali?" ...tanti me lo hanno chiesto. Il Mali in genere lo si conosce per il fascino antico della città di Timboctu, o per il paesaggio della falesia dei Pays Dogon, oppure per la triste fama di essere uno dei paesi.... continua

"Ma dov'è il Mali?" ...tanti me lo hanno chiesto. Il Mali in genere lo si conosce per il fascino antico della città di Timboctu, o per il paesaggio della falesia dei Pays Dogon, oppure per la triste fama di essere uno dei paesi più poveri del mondo. Piazzato nella classifica tra le ultime 5 nazioni africane. O non lo si conosce per niente. In effetti il giallo e la sabbia del Sahel non fanno molto parlare di sè.

E' vero: il Mali ha sete, ma l'Africa non è solo una terra bisognosa, non è solo un continente che aspetta. L'Africa ha risorse materiali e anche risorse nei suoi popoli, nelle sue tradizioni, nei suoi prodotti, nel suo lavoro, nella sua arte, nella sua musica.

Le descrizioni di questa terra sono a volte desolanti, più indirizzate a descrivere la povertà e la decadenza che i valori e le bellezze, comunque presenti e che negli ultimi anni stanno rialzando la testa, grazie all'unione dei suoi giovani.

L'intento è di valorizzare questi aspetti; l'invito è di visitare ad occhi aperti per costruirsi la propria opinione, a mani aperte per prendere tutto ciò che questo angolo d'Africa sa offrire.

L'Associazione Volo di Rondine -

l'associazione Nanalé 

Nanalè - Volo di Rondine è una associazione maliana che si impegna a dare la possibilità di imparare a leggere e scrivere e ad essere informati, a creare formazione professionale e posti di lavoro... continua 

Nanalè - Volo di Rondine è una associazione maliana che si impegna a dare la possibilità di imparare a leggere e scrivere e ad essere informati, a creare formazione professionale e posti di lavoro, salvaguardando e valorizzando le tradizioni locali. L'obiettivo finale è quindi migliorare la qualità di vita della popolazione dei quartieri più disagiati di Ségou, dove non c'è elettricità, acqua potabile, nè scuole pubbliche. In casi di emergenza, come dal 2012, ci occupiamo anche di distribuzione di derrate alimentari e prime cure.

VEDI I PROGETTI dell'Associazione

come una rondine è finita sul fiume Niger

Inizialmente la mia scelta di un viaggio in Mali è stata per interesse generico verso il continente Africano, di cui avevo già visitato alcuni paesi famosi per i loro parchi. In Mali avevo la curiosità di... continua 

Inizialmente la mia scelta di un viaggio in Mali è stata per interesse generico verso il continente Africano, di cui avevo già visitato alcuni paesi famosi per i loro parchi. In Mali avevo la curiosità di visitare il Lago Debo (sito Ramsar e zona di grande interesse  naturalistico).

Invece il Mali mi ha conquistata, anzi la sua gente, e mi ha regalato di più di quello che mi aspettavo. Una incredibile atmosfera! Un viaggio meno di paesaggio ed animali, quanto un viaggio di incontri, di occhi, di sorrisi.

In genere, a causa della curiostià, desidero visitare luoghi sempre nuovi: vedere il più possibile di una zona, esplorarla e poi cercare altre mete. Ma qui, questa mia voglia si è inceppata e dopo pochi giorni ero già convinta: "Voglio tornare qui".

Non perchè i luoghi siano più belli che da altre parti. Ho visto paesaggi molto più incantevoli in altre zone d'Africa, anche se il fascino dei colori del Sahel e del lento Niger non sono da poco. Ma il vero motivo per cui si sente la voglia di tornare è l'atmosfera che si vive. L'accoglienza. La familiarità. 

Nella società del Mali trovo valori che condivido e che in Italia sono divenuti rari, come l'importanza del condividere, dello stare insieme ed il rispetto delle persone.

Così questo incontro con la gente maliana mi ha cambiato la vita e mi ritrovo ora con due nazionalità ed un marito maliano con cui, fino all'inizio della guerra nel 2013, ho fatto una vita da rondine, per passare la primavera e l'estate in Italia e trascorrere le altre stagioni in Mali. E spero presto si possa riprendere questa annuale migrazione.

Questa continuità di presenza anche per diversi mesi in Mali, ci ha convinti ad aprire una associazione per operare nel quartiere di periferia di Segou, partendo all'inizio da quello di cui sapevo occuparmi e cioè l'istruzione dei bambini. Beh, è servito a scoprire che, nonostante anni di lavoro con i bimbi, avevo un sacco di cose che io potevo imparare da loro. I bambini dell'associazione Nanalé, inconsapevolmente, mi hanno insegnato un nuovo modo di vedere e spiegare, che tuttora utilizzo.

Vera